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mercoledì 18 dicembre 2013


Il nostro intervento all’assemblea pubblica della lista “Verucchio Domani” del 17.12.2013

LE D25 TOLGONO IL DISTURBO

Purtroppo si, nostro malgrado, togliamo il disturbo, vogliamo annunciarlo questa sera per correttezza istituzionale, dopo i vorticosi giri di inciuci che ci sono stati proposti e che noi non possiamo condividere.
E’ proprio la sensazione di essere di disturbo quella che riassume efficacemente lo stato delle cose nei nostri rapporti con il PD (Partito Democratico).
L’atteggiamento dominante in questi anni di legislatura del sindaco Pruccoli è stato caratterizzato  da una forte presenza partitica del PD a discapito della sparuta compagine civica che noi rappresentavamo.
Pensiamo sia giunta l’ora di dire un po’ di verità, lo so non siete abituati a farlo, ma fatelo per amor del cielo, altrimenti deluderete, ancora una volta, una necessaria e inderogabile richiesta che proviene dalla base di una vera trasformazione riformista, i cittadini la chiedono imploranti.
Nel nostro breve percorso  insieme abbiamo sempre avuto atteggiamenti moderati e coscienziosi, fondati sui legittimi approfondimenti della materia amministrativa per poter esprimere giudizi e votazioni con un minimo di conoscenza, ma ci siamo subito accorti che all’interno della falsa lista civica non c’erano assolutamente parità di trattamenti, non avevamo insomma pari dignità e non per incapacità professionale anzi più performanti si era e meno gradimento riscontravamo. Altri miei colleghi invece adottavano la tecnica consolidata negli anni di votare a favore a prescindere dal controllo, si basavano, beati loro, sulla semplice fiducia.
Bene comprenderete come questo legittimo comportamento sia subito stato avvertito dall’oligarchia  dominante come un vero disturbo.
Si perché alla fine ci siamo accorte che venivano premiati di più, o per meglio dire, non venivano oltraggiate, offese e intimidite (gli urli del sindaco durante seduta della Giunta, avvertiti sino in piazza restano lì a memoria), quanti riponevano la massima fiducia e ben si guardavano dal fare domande o richiedere spiegazioni.
Uno spaccato d’intolleranza e prepotenza che avete cercato di insabbiare buttandola sul personale, ma noi però ci siamo sempre ribellate a questa vostra interpretazione che cercava di nascondere la triste realtà di un partito democratico solo nel nome ma non nella sostanza degli atteggiamenti, mettendo a nudo una gerarchia oligarchica egemonica poca avvezza al confronto democratico con i componenti della sua lista.
Ricordo a quanti questa sera si appresteranno a ripetere questa malinconica pantomina della costituzione di una finta lista civica nel solco della continuità, (permettetemi di suggerirvi) che se volete trascorrere 5 anni di legislatura tranquilli,dovete semplicemente esprimere sempre il vostro consenso alle scelte egemoniche della Giunta, non fate  troppe domande, non intervenite durante le assemblee  pubbliche, non  dimostrare, mi raccomando, il benché minimo dissenso. La regola del dissenso stabilisce che,    tutto debba assopirsi all’interno del grande corpo vecchio di questo  partito,  che ha bisogno per sopravvivere di iniezioni di linfa nuova e vitale, quella che voi rappresentate,  utile solo ad imbellettarsi per presentarsi poi, con una parvenza riformatrice, alle prossime elezioni, voi sarete usati, come lo siamo state noi purtroppo.
Peccato poi che loro si ripresentino ancora nell’ottica della continuità, continuità senza la benché minima intenzione di fare un po’ di autocritica, anche di fronte a scelte vergognose :
-      Svendere terreno agricolo di pregio in zona protetta (SIC) in nome di una velleitaria incentivazione turistica, aumentando per l’ennesima volta la cubatura edificabile regalata ai privati, arrivando a consumare quasi 10.000 mq. di pregiato terreno agricolo è già un mostruoso. Se non bastasse, scoprire poi, che questa svendita serve  solo per far rientrare dai debiti una ditta privata poi fallita, è la ciliegina sulla torta. Svendiamo un territorio di pregio per pagare i debiti di un privato!
-      Convenzioni rinnovate di gran fretta senza nessuna verifica attenta delle risultanze economiche della gestione, che sono invece necessarie ed obbligatorie per un  rinnovo equo e nell’interesse della collettività e non dei pochi noti.
-      Convenzioni già sottoscritte e che non si fanno rispettare, vedi pozzetti ispettivi sulla qualità delle acque nell’impianto golfistico, previste dalla convenzione ma che l’assessore Urbinati non si degna di sollecitarne  il riscontro dei dati, e fanno muro di gomma in Consiglio Comunale ai miei numerosissimi solleciti.
Per non parlare poi della  nostra richiesta, sempre fatta ad Urbinati e al Sindaco,  di ricevere finalmente un  piano economico di fattibilità da parte della proprietà del Golf; noi abbiamo concesso 10.000 mq di terreno edificabile senza uno straccio documentale attendibile, questo è vergognoso e non penso esista niente di simili in altri comuni, questa è la realtà dei fatti e non che io ho “la tarla in testa del golf”come asserisce sui giornali Urbinati nel tentativo di screditarmi.
Spesso ci siamo sentite come dei criceti in gabbia che girano a vuoto nella rotellina, questo dovuto principalmente alla mancanza di trasparenza di questa amministrazione, atteggiamento fortemente antidemocratico e che uno non si aspetta da un partito di sinistra.
Abbiamo richiesto, non so quante volte, in Consiglio Comunale  che le Commissioni Consiliari fossero aperte al pubblico, siamo uno dei pochi comuni della provincia che ancora ha sedute chiuse, bene, preoccupante che maggioranza e opposizione di destra siano pienamente d’accordo sul non aprirle, destando in noi perplessità, visto che, non solo su questi argomenti, ma anche su molti altri c’è in Consiglio piena sintonia d’intenti tra maggioranza e opposizione di destra, un’inerzia collettiva.
Altro no,  l’abbiamo ricevuto sul fronte della nostra richiesta di censire gli immobili sfitti del nostro comune al fine di verificare se l’espansione urbanistica prevista dai nuovi strumenti urbanistici adottati, fosse congrua e necessaria, visto che non tiene conto, se non in minima parte di questo dato determinante delle case chiuse, sfitte.
Noi crediamo, e ci batteremo per questo,  in  una crescita della cittadinanza attiva a cui non saranno più sufficienti false promesse o noiosi proclami di autoreferenzialità per poi, scoprire che nel  chiuso del palazzo, questi indisturbati  fanno esattamente l’opposto di quello che reclamizzano. Non sarà più sufficiente promettere un marciapiede, un lampione  stradale, mercificazione vergognosa del voto di scambio.
Noi poi non siamo avvezze ai vostri inciuci, giochetti politici, dite che ci sono dei dissidenti all’interno del Pd che vorrebbero dialogare con noi ma questi non escono allo scoperto; Urbinati ci sollecita a collaborare, cito testualmente:  “dimenticando i reciprochi errori”, capisce Urbinati che qui non stiamo parlando di reciprochi errori ma della necessità inderogabile di una riforma vera del sistema partitico.
Noi all’inizio ci siamo cascate come pere, pensavamo che una antica correttezza politica della sinistra imponesse che quanto era scritto e detto nei programmi e proclami elettorali, fosse poi attuato conseguentemente. Certo, ad onor del vero,  dobbiamo considerare anche la difficoltà del governare, che non deve essere assolutamente sottovalutata, ma anche dopo questa scrematura resta la gestione di una oligarchia dominante e prepotente,  chiusa, non abituata alle critiche, seppur moderate e documentate, perché da troppo tempo avvezza a dominare incontrastata la scena politica del nostro paese.
Un’urbanistica gestita da due persone Sindaco e Urbinati: alle riunioni importanti con i privati partecipavano solo loro che poi ci riferivano la loro versione dei fatti, senza neppure la condivisione della Giunta. Pensate quanta strada c’è ancora da fare per ottenere che scelte importanti vengano condivise con la cittadinanza.
Ecco allora perché,  partite della massima rilevanza per il nostro territorio, sono passate nel completo silenzio :10.000 mq. di edificabile Golf, oppure la riqualificazione del frantoio Emir a Dogana. Poi da bravi politici di professione si rifanno l’immagine democratica e partecipativa con assemblee pubbliche su temi ovviamente meno appetibili come il Piano del Traffico.
Questo è quanto è avvenuto in questi anni e tralascio, per non tediare la platea, la sequenza d’insulti personali sui giornali e nel Consiglio Comunale che non fanno certo onore a questa amministrazione.
Continui atti denigratori della mia professionalità e della D25, sono tutti depositati negli atti di consiglio comunale a futura memoria.
Noi non abbiamo mai risposto con denigrazioni personali, per ottenere la ragione, abbiamo sempre cercato, disperatamente e dignitosamente, di tenere il dibattito sull’aspetto oggettivo e documentale, cosa a cui loro non sono avvezzi purtroppo.
Ecco quindi perché, noi questa volta,  non ce la sentiamo di condividere ancora una volta  un’esperienza così faticosa con voi.
Per noi voi non siete più credibili!
                                                                                                                                          
                                                              Consigliera indipendente
                                                                 Daniela Montanari
                                                                     Gruppo D25
                                 

martedì 17 dicembre 2013


Dobbiamo fermare i veri estremisti
 
 Articolo di Domenico Finiguerra, uno dei fondatori di “Stop al Consumo di Territorio” e “Salviamo il Paesaggio”, ex sindaco di Cassinetta di Lugagnano (primo Comune d’Italia a zero consumo di suolo)
Quante volte, partecipando ad un dibattito sul territorio, su una grande opera, su un piano regolatore, vi è capitato di essere etichettati come dei radicali ambientalisti, degli estremisti, dei sovversivi annidati nei comitati? A me è capitato moltissime volte.
La cosa mi ha sempre dato anche un certo godimento. Aumentava la mia autostima. Essere accusato di essere un sovversivo dai dirigenti del partito del calcestruzzo (sia da quelli di matrice neoliberista che da quelli di matrice progressista) era motivo di grande orgoglio. Cose da raccontare ai nipotini. «Ma smettila di opporti alle autostrade e al Tav! Vuoi farci tornare all’età della pietra? Vuoi muoverti con i cavalli! Estremista e ambientalista del c…!», «Si, adesso siete anche contro l’expo 2015! Ma vergognatevi. Siete dei talebani del verde! Volete farci perdere occasioni di sviluppo, di crescita, di competitività! Irresponsabili», «Ma che problemi vi da questo outlet? Ci sistemano anche tutta la viabilità e ci fanno 7 rotonde. Ah certo! Voi volete andare nei campi a caccia di farfalle, oppure volete tornare a coltivare la terra! Bravo! Oltre ad essere ambientalista sei pure terrone!»(questa me la sono beccata da parte dei dirigenti del partito del cemento della corrente leghista).
Ma poi, con il passare del tempo, questa etichetta ha cominciato a starmi stretta e con mia grande sorpresa mi sono reso conto che in realtà, io e direi anche tutti gli ambientalisti, siamo dei veri ed autentici moderati. Nel senso che siamo impegnati nel moderare il peso dell’uomo sulla terra.
Vorremmo mantenere, difendere o ripristinare i delicati equilibri esistenti tra il genere umano, gli altri esseri viventi e la terra. Terra intesa sia come pianeta che come terra che abbiamo sotto i piedi.
Di converso, quelli che ad ogni assemblea pubblica, consiglio comunale o talkshow televisivo, non perdono occasione per sbeffeggiarci, disegnarci su un albero intenti ad abbracciare un panda oppure additarci all’opinione pubblica come i nemici della patria, hanno perduto la natura e lo smalto di moderati. Approvando e finanziando grandi opere, speculazioni edilizie, saccheggi vari del territorio, distruggendo biodiversità e suoli agricoli, con lo scorrere dei cronoprogrammi dei loro cantieri promessi alla lavagna di Porta a Porta, i rispettabili politici e lobbisti in doppiopetto hanno subito una metamorfosi che li ha trasformati in veri estremisti sovversivi, quasi sempre polemici e pronti ad alzare i toni della discussione. Se necessario anche usando il manganello…
Esagero? Mi pare proprio di no. Anzi possiamo affermare con pochi dati certi, che i veri nemici del benessere del paese e dei cittadini che lo abitano siano proprio loro. Loro che in un quarantennio hanno compromesso il futuro delle presenti e delle future generazioni.
Vediamo perché.
Che cosa è fondamentale per un popolo, per le persone che vivono su un determinato territorio? Che cosa è indispensabile alla sopravvivenza dei cittadini? Il cibo. E che cosa è accaduto al nostro paese? È accaduto che dal 1971 al 2010 ha perso 5 milioni di ettari di Superficie Agricola Utilizzata (SAU).
Questo dato è dovuto a due fenomeni: l’abbandono delle terre e la cementificazione.
Per la risoluzione del primo, la politica è completamente assente e non riesce, anzi non prova neanche, ad arginare la perdita di terreno del settore primario rispetto al mattone. Coltivare la terra rende sempre meno in termini di reddito ed è molto faticoso, nonostante la meccanizzazione. Una crisi che richiederebbe anche un cambio di modello di produzione, avviando una riconversione che emancipi il settore stesso dalla monocoltura intensiva aprendo nuove prospettive. Non solo in termini di produzione ma anche di occasioni per riprodurre comunità e socialità.
Per il secondo fenomeno, la cementificazione, la politica dominante, non solo non ha arginato il fenomeno irreversibile della impermeabilizzazione dei suoli, ma lo ha facilitato e promosso: approvando normative che hanno spinto i comuni a fare cassa con la monetizzazione del territorio, progettando e realizzando opere infrastrutturali che hanno accompagnato l’espansione urbanistica (lo sprawl), favorendo la rendita urbana ai danni della tutela del territorio, del paesaggio e dell’agricoltura, coltivando il consenso facile con gli oneri di urbanizzazione che arrivano grazie alle colate di cemento.
Per rendere bene l’idea di quello che è successo nel nostro paese ci possono aiutare due grafici tratti da un rapporto sul consumo di suolo agricolo a cura del Ministero delle Politiche Agricole.
Nel primo grafico si può vedere che a fronte di un aumento della popolazione, la superficie agricola utilizzata è diminuita (del 28% in 40 anni) e la forbice tende ad allargarsi:

Nel secondo grafico è chiaro ed evidente quanto l’Italia stia progressivamente perdendo sovranità alimentare. Riso, pomodori e frutta fresca sono le uniche colture che produciamo in misura superiore al nostro fabbisogno. Per tutte le altre siamo ben al di sotto dell’80% di copertura. Per alcune sotto il 40%. La media del nostro grado di approvvigionamento alimentare è tra l’80 e l’85% ed è in costante diminuzione. Solo 20 anni fa era pari al 92%.

A questi dati, tenuti nascosti sapientemente all’opinione pubblica (ne avete mai sentito parlare al TG1, al TG3, a Ballarò, a Otto e mezzo?) se ne aggiunge un altro ancor più preoccupante: l’Italia è il terzo paese in Europa ed il quinto nel mondo nella classifica del deficit di suolo.
In sostanza ci mancano 49 milioni di ettari per coprire il nostro intero fabbisogno che è pari a 61 milioni di ettari. Siamo destinati ad essere sempre più dipendenti dalla produzione di terreni di altri paesi.
Il buon senso del buon padre o madre di famiglia dovrebbe portarci a fermare per decreto ed immediatamente la cementificazione ed il consumo di suolo, a bonificare le aree compromesse dal cemento e dai veleni, ad incentivare seriamente il ritorno alla coltivazione delle terre abbandonate. Ma purtroppo il buon senso e l’interesse collettivo sono spesso in contraddizione con gli interessi dei pochi e soliti noti…
Ma oltre che della perduta sovranità alimentare, gli estremisti dirigenti del partito del cemento si sono resi protagonisti dell’alterazione e della sovversione di delicati equilibri ecosistemici. Alterazione condotta grazie alle loro azioni irriducibili, condotte talvolta nottetempo: mitici i consigli comunali alle 3 di notte per approvare varianti ai piani regolatori (nei quindici anni dal 1995 al 2009, i comuni italiani hanno rilasciato complessivamente permessi di costruire per 3,8 miliardi di mc). Le scelte di questi estremisti sono concausa certificata del dissesto idrogeologico e dello sprofondamento quotidiano del paese nel fango. Ma essi si ostinano quotidianamente a tenere la posizione, si oppongono in maniera davvero ideologica e radicale alle decine di proposte veramente moderate che presentiamo tutti i giorni.
Noi (ambientalisti, comitati, cittadini) chiediamo di investire le scarse risorse nella messa in sicurezza del territorio; loro ci rispondono arroganti che sono prioritari i buchi nelle montagne per portare merci a 300 km all’ora da Torino a Lione.
Noi proponiamo di incentivare il recupero degli immobili esistenti, rendendoli più efficienti dal punto di vista energetico, di puntare sul risanamento/ricostruzione dei centri storici abbandonati (a partire da L’Aquila, dove recentemente si sono recati 22 sindaci moderati della Val di Susa per chiedere di impiegare in quella città le risorse destinate al Tav); loro si impuntano con le newtown in aperta campagna, le cittadelle dello sport, della moda, del design.
Noi proponiamo di restaurare il paesaggio, di elaborare un grande piano nazionale di piccole opere, che aiuterebbe l’edilizia ad uscire dalla crisi (dall’abbattimento delle barriere architettoniche alla realizzazione di fognature, marciapiedi e piste ciclabili); loro ci rispondono polemicamente e strumentalmente con nuovi piani casa, nuovi grattacieli, nuovi grandi eventi e relative nuove grandi autostrade e nuovi grandi padiglioni.
Insomma, noi chiediamo di andare più piano; loro accelerano con sprezzo del pericolo, spingendo il vapore a tutta velocità verso le estreme conseguenze, verso il baratro. Degli irresponsabili.
Risultato di queste scelte scellerate portate avanti con tanta veemenza bipartisan? Secondo l’ISPRA (Istituto Superiore per Protezione e la Ricerca Ambientale) ogni giorno vengono impermeabilizzati 100 ettari di terreni naturali. 10 mq al secondo. Quindi cosa facciamo?
Dobbiamo fermarli. Non c’è alternativa. Perché sono dei veri sovversivi. I veri estremisti di questo paese.
di Domenico Finiguerra
da Eddyburg.it

 
 


martedì 10 dicembre 2013


COME LAVORIAMO IN CONSIGLIO COMUNALE
Comunicazione nr. 6/2013
di Daniela Montanari
Gruppo D25
                                                                                                                Verucchio 10 dicembre 2013
Lo scorso 29 novembre in Consiglio Comunale è stato approvato

Assestamento del bilancio 2013.

Io ho espresso voto contrario  motivato da una puntuale analisi su ogni singolo capitolo di entrata e spesa, a breve sull’albo on line del comune troverete tra gli atti amministrativi la delibera di consiglio con allegata la mia dichiarazione di voto più dettagliata.
Quando si affrontano temi contabili di bilancio, la retorica politica la fa da padrona, tanto saranno  pochi quelli che avranno voglia di andarsi a studiare i noiosi e complicati atti per confutarne poi le risultanze.
Noi invece,  questo lavoro certosino di controllo dei dati lo facciamo ogni volta ed è  proprio in base a questo nostro  impegno che possiamo poi formulare precise dichiarazioni di voto.
Durante le discussioni in Consiglio Comunale avevo  più volte sottolineato la necessità che questa amministrazione dedicasse più attenzione al sociale e all’aiuto alle famiglie attanagliate dalla crisi.  Il Sindaco aveva promesso che una risposta su questo fronte si sarebbe  materializzati proprio con questo assestamento di fine novembre,  peccato però che questo non sia avvenuto.  Si tratta in effetti  di un aumento della  spesa nel sociale ma, eccola qua la mistificazione,  finanziata con i contributi che il Comune riceve da Regione e Provincia,  il comune non fa altro che il “passa-soldi” gira sul sociale quanto incassa, questo non è impegnarsi sul sociale, questo è fare demagogia con il sociale. Andando avanti con l’analisi dei dati si evince inoltre che l’assessore ai servizi sociali Malerba decide di mettere a disposizione della spesa generale,  diciamo per capirci meglio  mette nel calderone” ca. 7.000 euro di queste sue entrate, non destinandole al sociale. Ho notato inoltre una cosa a mio modesto parere ancor più grave:  sono arrivati contributi dalla regione di ca. 25.000 euro  per la “Non Autosufficienza”,  presumo siano entrate da destinare per aiutare situazioni di  handicap ed altre  di forte disagio. Ho chiesto all’assessore  che mi confermi al più presto  se le mie risultanze fossero vere e cioè se di questi contributi regionali di ca. 25.000 solo 8.600 euro sono stati dedicati alla non autosufficienza, mentre i restanti sono stati destinati si al sociale, ci soffre da anni per l’inadeguatezza delle risorse a disposizione. Spero che l’assessore possa confutare questo mio dato.
In questo assestamento si notano inoltre vari risparmi di spesa :
-       si abbandona, per fortuna, il progetto di costruire un parcheggio sotterraneo in piazzale Risorgimento (Stazione Rosa, parcheggio padane)  risparmiando ca. 275.000 euro
-       altri risparmi si evidenziano sul fronte degli interventi di sistemazione nel fiume Marecchia,  60.000 euro.
Peccato però che questi risparmi siano destinati a nuove spese:
- crescono infatti le spese che il Comune deve sostenere sul fronte della viabilità  + 185.000 euro di spesa.
- crescono le spese per le parcelle degli avvocati + 50.000 euro di spesa
- crescono le spese degli assessori:+ 5.600 euro spesa –   cultura/turismo -  Bernardi
                                                        + 26.000 euro speso – sport                      Urbinati

Viene inoltre stanziato un fondo di 20.000 euro per sgravi alle utenze non domestiche della Tassa sui rifiuti. Mi sono permessa di eccepire che questi soldi sono pochini…..e non sono veramente ventimila ma l’impegno del comune su questo fronte è di soli 10.000 euro,  visto che sono parzialmente finanziati con dei contributi arrivati per il commercio.

Un assestamento di bilancio che non coglie, ancora una volta, la situazione drammatica delle famiglie e della nostra comunità.

domenica 1 dicembre 2013

 COME LAVORIAMO IN CONSIGLIO COMUNALE
Comunicazione nr. 5/2013
di Daniela Montanari
Gruppo D25

                                                                                                   Verucchio 30 novembre 2013.

Ieri sera si è tenuta la seduta del Consiglio Comunale dove ho presentato una interrogazione (vedi testo integrale e allegati in fondo pagina) per  richiedere la revoca delle modifiche apportate al “Regolamento per l’organizzazione e la gestione del Museo Civico Comunale” approvato lo scorso 5 novembre con i voti favorevoli della maggioranza, l’adesione della minoranza di centrodestra ,che ha espresso un voto politico di  astensione giustificato dal fatto che quel regolamento non l’avevano fatto loro ma comunque lo condividevano  e unico voto contrario, il mio.
Sono avvenuti successivamente a quella data del 5 novembre 2013 fatti a mio avviso molto gravi e che mi permetto riepilogarvi :
Con queste modifiche vengono notevolmente ridotte le competenze e le responsabilità del direttore scientifico che verrà interpellato su alcune questioni solo EVENTUALMENTE. Comprenderete come questa piccola parola possa nascondere questioni di importanza sostanziale; dire eventualmente, potrebbe significare anche mai.
Ho appreso poi (cosa ancora più grave, che mi ha costretto, nel rispetto del mio ruolo istituzionale,  a chiedere anche le dimissioni dell’assessore Bernardi),  che  contrariamente alle garanzie  che l’assessore aveva comunicato al Consiglio lo scorso 5 novembre sul fatto che la Soprintendenza fosse pienamente d’accordo su queste modifiche”;  la realtà che è emersa successivamente si è dimostrata molto diversa.
 La mattina del 5 novembre, prima della seduta serale del Consiglio, un funzionario della Soprintendenza era venuto appositamente a Verucchio  per consegnare e protocollare  una lettera indirizzata al sindaco, pregando gli uffici d’inoltrarla urgentemente. In  questa lettera che troverete allegata, la Soprintendenza esprimeva riserve sulle ultime variazioni apportate al Regolamento,  un tentativo disperato, quello della soprintendenza , di  bloccare un atto deciso unilateralmente dall’assessore.
Dell’esistenza di questa lettera, la sera del 5 novembre, ne l’assessore ne il sindaco, hanno dato lettura e non l’avrebbero fatto neppure ieri sera,  se non l’avessi richiesta espressamente con la mia interrogazione.
Loro minimizzano l’accaduto ovviamente: “ quella sera non avevano ricevuto ancora la lettera che, “  udite udite” , dal protocollo  del 5 novembre arriva, a detta dell’assessore Bernardi,  nella sua cartella il 17 novembre, se così fosse ma non credo, c’è da domandarsi se qualcosa non funzioni all’ufficio  protocollo del nostro Comune ?
Lettera o non lettera resta il fatto grave che l’assessore ha modificato la prima bozza del nuovo regolamento, questa prima bozza aveva avuto l’ok della soprintendenza e del direttore scientifico, non la seconda modificata, affermando durante il Consiglio di avere la piena adesione, sottolineando di aver ricevuto numerosissime e mail a comprova, peccato che trascuri un fatto sostanziale e cioè che quelle adesioni erano riferite alla prima bozza non alla seconda da lei modificata.  Successivamente è arrivata anche una e-mail della direttrice scientifica  dott.ssa Von Eles,  che ricordo essere cittadina onoraria del nostro Comune, l’ideatrice del museo, quella che da anni lavora gratuitamente e rappresenta con professionalità il nostro museo a livello internazionale, che con queste modifiche vedrà notevolmente ridimensionata la sua responsabilità scientifica visto che verrà interpellata solo eventualmente.
Resta il rammarico poi delle difficoltà da me riscontrate per accedere agli atti,  questa amministrazione Pruccoli  plaude alla  trasparenza  ma poi nelle segrete stanze sentite  un po’ come si comporta : alla mia richiesta datata 23 novembre dove chiedo di entrare in possesso della lettera della Soprintendenza arrivata il 5 novembre, gli uffici rispondono, cito le testuali parole perché si commentano da sole :
“…. Che la nota inviata dalla soprintendenza etc. etc. è stata inviata al Sindaco e non è ancora in possesso di questo ufficio “
Mi hanno costretto per averla a chiederla alla Soprintendenza di Bologna.
Allora stride l’invito a partecipare ad assemblee pubbliche da parte del Pd dove si plaude e si auspica la formazione di una nuova lista civica per le prossime amministrative 2014,  dove trasparenza, cittadinanza attiva sono i temi fondanti, ma come si fa a crederle………..
Tutto quanto da me affermato  trova riscontro nei documenti allegati che Vi invito a leggere,  lo so, sono noiosi e copiosi,  ma la  vera cittadinanza attiva che noi come gruppo D25  auspichiamo con la nascita di una     VERA LISTA ________________________________________________________________________________

ATTI
                                                                        Rif.nr.    14 /2013    
 Al Presidente del Consiglio Comunale
    Sg. Tiziano Anelli
                                                                                                                                      Verucchio  29 novembre  2013
                                                         Interrogazioni/Interpellanza nr.14/2013
Ogg.: Modifiche al Regolamento per l’organizzazione e funzionamento del Museo Civico Archeologico. Delibera di Consiglio nr.54 del 05 novembre 2013 – Richiesta di chiarimenti sulla esistenza di fatti e circostanze non valutati al momento dell’adozione del provvedimento.

Ricorderete che durante lo scorso Consiglio Comunale del 5 novembre,  ho espresso il mio  voto contrario alla delibera che modificava il Regolamento del Museo Civico Archeologico di Verucchio (vedere  allegato A)
Ricorderete che durante la discussione,  tutto il Consiglio Comunale aveva ricevuto precise e confortanti informazioni dall’assessore alla cultura e turismo, Lisetta Bernardi,  sull’esistenza della  più ampia e condivisa  approvazione  di queste modifiche da parte della Sovrintendenza, del Direttore scientifico dott.ssa Von Eles e del curatore dott.ssa Rodriguez. (vedere allegati B e C)
Devo prima di tutto chiedere, al  Sindaco e all’Assessore,  se possono darci lettura del documento  che la Soprintendenza ha consegnato in Comune, a mano, con preghiera che venisse inoltrato urgentemente, la mattina del 5 novembre scorso, prima delle approvazioni in serata delle modifiche al regolamento in  Consiglio Comunale :
“NOTE : vedere allegato F – visto che le comunicazioni del Sindaco al Consiglio comunale  si erano concluse, se non avessi richiesto esplicitamente con questa interrogazione di dare lettura del documento della Soprintendenza , Sindaco e Assessore ne avrebbero taciuto l’esistenza  a tutto il Consiglio Comunale”.
Alla luce di queste inequivocabili risultanze chiedo se :
1)    L’assessore Bernardi durante la seduta del Consiglio del 5 novembre abbia affermato il falso rispondendo che il Soprintendente Dott. Filippo Maria Gambari,  fosse perfettamente d’accordo.
 A meno che lei dica che non conosceva ancora il contenuto della lettera,  il che sembrerebbe alquanto strano: se  poi si scopre che la lettera è stata consegnata a mano da un ispettore della Soprintendenza, nel tentativo disperato di bloccare l’atto chiedendo un’ulteriore discussione.   Se l’assessore Bernardi non ha dato però peso a questo, sarebbe un  fatto gravissimo che dimostrerebbe un atteggiamento che snobba la Soprintendenza.
2)     Chiedo ai consiglieri di maggioranza se erano stati informati della lettera, altrimenti hanno votato senza essere stati messi al corrente di una notizia molto importante.
3)    Chiedo al Sindaco, a cui era indirizzata la lettera, se ha dato importanza alla stessa o ha lasciato decidere l’Assessore.

Ci tengo a sottolineare, come si può notare dal tono della lettera del Soprintendente, che l’approvazione di questo Regolamento, modificato su volere  unicamente dell’assessore , metta in crisi il rapporto Comune/Soprintendenza che è da ritenersi fondamentale.  Che fine faranno gli allestimenti museali, gli scavi, il parco archeologico, i rapporti con il Ministero e altri Enti regionali per ottenere finanziamenti ed elaborare progetti ?

 La verità che ci è stata nascosta è emersa dalla e-mail che è stata trasmessa a tutti i Consiglieri dalla dott.ssa Von Eles lo scorso sabato (vedere allegato D); da questa e-mail apprendiamo che la Soprintendenza e la dott.ssa Von Eles  erano d’accordo sulle modifiche che rafforzavano il ruolo  del curatore, dott.ssa Rodriguez,  che da molto tempo collabora con la Soprintendenza di Bologna e questo rafforzamento di ruolo era presente nella stesura della prima bozza di Regolamento presentata al Soprintendente e alla Von Eles (bozza elaborata a quanto si riesce ad intendere dal dirigente Barocci).
Dalla e-mail della Von Eles apprendiamo poi  anche dell’esistenza  di questa  tristemente famosa lettera , di cui sopra,  scritta dalla Soprintendenza, dove si esprime un parere contrario alle modifiche del Regolamento.
Tento  immediatamente  di avere copia di questo documento (vedere allegato D/1). Tentativo però fallito perché  gli uffici del Comune di Verucchio mi negano la possibilità di avere questa lettera adducendo giustificazioni che meritano una lettura testuale per fare comprendere a tutto il Consiglio a che livelli siamo arrivati :
“Si comunica che la nota della Soprintendenza, prot. 9861 del 05/11/2013, richiesta con la sua lettera del 23 novembre 2013 è stata inviata al Sindaco e non è ancora in possesso di questo ufficio.” (vedere allegato E)
Sono stata costretta di conseguenza a chiedere questa lettera direttamente alla Soprintendenza di Bologna, la quale esprime  un  parere favorevole alla mia richiesta di acceso agli atti indicando a comprova della legittimità della mia richiesta la ormai nota legge 241/1990 che consente l’accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell’attività amministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurare imparzialità e la trasparenza ed attiene ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali (vedere allegato F/1).
 Diritti che sono stati violati da questa amministrazione comunale con motivazioni ridicole.
Evidentemente quindi il ritiro della prima proposta di delibera di  Consiglio  riguardante la prima bozza (Barocci) è stata voluto dall’assessore per modificarne i contenuti unilateralmente, svalutando il ruolo del direttore scientifico e quindi della Soprintendenza.
A parte il comportamento scorretto verso il consiglio comunale, disinformato e tenuto all’oscuro di tutto il procedimento e del quale chiedo espressamente, con questa mia interrogazione,  al Segretario comunale dott. Pisacane, di informarci sulle conseguenze previste dalla legge e dai nostri regolamenti, mi domando quale sia l’obiettivo dell’assessore, sembrerebbe una pura antipatia nei confronti del direttore scientifico ?
Non posso certo accettare false giustificazioni, che offendono  l’intelligenza comune, quando si afferma, come ha fatto la Consigliera Coelati,  che  i dati progressivamente negativi sull’affluenza al museo negli ultimi anni, siano imputabili principalmente alla direzione scientifica.

Ho già ricordato, nella mia precedente dichiarazione di voto contrario dello scorso 5 novembre, come la dott.ssa Von Eles sia la principale artefice dell’allestimento del nostro prestigioso museo, oppure voi volete staccarvi  dalla collaborazione e direzione della Soprintendenza ( e quindi del Ministero)  e consegnare alla prossima amministrazione un Comune con una  programmazione museale  completamente stravolta.
Quale figura professionalmente all’altezza scientifica di un museo internazionale come quello di Verucchio potrà accettare di essere EVENTUALMENTE interpellata ? come cita più volte il nuovo regolamento modificato ?
Io ritengo che questa sia la strada più breve e arbitrariamente assunta per  diminuire la forza e il prestigio  del nostro museo, la strada più breve per scadere a piccola realtà locale, fuori da tutti i circuiti internazionali che hanno sancito l’importanza europea del museo.
Chiedo  quindi che il Regolamento venga rivisto trovando un’intesa con la Soprintendenza, lo chiedo   non solo al Sindaco ma a tutto il Consiglio nella convinzione che il futuro del museo è troppo importante per Verucchio e la questione non può essere trattata con superficialità e disinformazione.

Alla luce delle gravi circostanze documentate,  chiedo altresì un immediato e urgente  chiarimento sull’intera vicenda, e sollecito il Segretario comunale e il Presidente del Consiglio ad attivarsi immediatamente  perché  vengano intraprese tutte le  azioni necessarie nel rispetto delle leggi, dei regolamenti e dello statuto per il funzionamento del nostro Consiglio Comunale.
Chiedo pertanto l’immediata revoca della deliberazione approvata lo scorso 5 novembre, citata in oggetto,  per le gravi circostanze che sono emerse e che non sono state valutate, perché nascoste dall’assessore,  al momento dell’adozione del provvedimento.

La gravità della vicenda comporta inderogabilmente la mia richiesta delle dimissioni dell’assessore.

Richiedo  gentilmente una risposta scritta e la trascrizione integrale dei verbali della discussione relativi a questa mia interrogazione.


                                                                                      Consigliera indipendente
                                                                                           Daniela Montanari



                                                                                                                                                                 
a seguire... LA LETTERA DELLA SOPRINTENDENZA.
TUTTI GLI ALTRI ALLEGATI,  CITATI NELLA MIA INTERROGAZIONE , LI TROVERETE A BREVE NEL LINK “ALBO ON LINE”  SUL SITO DEL COMUNE  : WWW. COMUNE.VERUCCHIO.RN.IT , ALLA VOCE “DELIBERE DI CONSIGLIO” – PRELIMINARI DI SEDUTA, INTERROGAZIONI  ETC. ETC - DEL 29.11.2013