Il video del Consiglio della Regione Emilia Romagna riguardo il sisma.
Testo di Giovanni Favia
Avevo
presentato in aula una risoluzione, era chiara e semplice: 1.
versamento della rata 2012 dei rimborsi elettorali ai territori colpiti
dal sisma 2. massima trasparenza nelle somme destinate alla popolazione
terremotata e tracciabilità completa delle varie destinazioni d'uso.
Purtroppo l'aula è sempre più sorda alle richieste dei cittadini. Tutti i
gruppi politici questa mattina hanno presentato degli atti, e noi con
loro. Il Movimento 5 Stelle ha anche firmato e votato la risoluzione
proposta dalla Maggioranza, perché conteneva molti elementi sui quali
concordavamo: dalla preoccupazione per le condizioni attuali degli
sfollati, all'intento di profondere il massimo sforzo per favorire la
ricostruzione e la ripartenza delle attività lavorative e
imprenditoriali. Ma il punto sul quale è scoppiata la bagarre è, come al
solito, quello dei soldi: ho suggerito di devolvere la rata 2011 dei
rimborsi elettorali regionali che spettano ai partiti entrati nel
consiglio dell'Emilia Romagna, in favore delle popolazioni terremotate.
Mi sembrava che, in una situazione tanto grave e particolare, tutti i
gruppi potessero convergere. Invece no. La risoluzione è stata respinta
con 31 voti contro e soli 6 a favore. E perché? Ne abbiamo sentite di
tutti i colori... Il dato resta: PD, PDL, IDV, SEL-VERDI e FDS sono
molto solidali con le popolazioni colpite dal sisma, certo, ma quando si
tratta di toccare i propri rimborsi elettorali, prelevati dalle tasse
degli italiani contro la loro volontà, preferiscono sviare il discorso e
tenerseli stretti. E parliamo di oltre 3 milioni di €uro in
Emilia-Romagna per il solo 2011... E' ovvio che sarebbe stato 'bello'
uscire dall'aula solo con documenti condivisi, ma non potevo certo
esimermi dal cercare di riportare la politica al suo ruolo, che è quello
di anteporre gli interessi di tutti a quelli dei singoli e dei partiti.
Dopo essermi preso, a microfoni aperti, del 'furbo', del 'cinico' e del
'teatrante della politica' il Presidente Matteo Richetti, Renziano, non
ha ritenuto di potermi concedere di nuovo la parola, dichiarando che se
non gli stava bene potevo anche accomodarmi fuori (bell'idea di
democrazia). Così ho fatto. Confermo comunque, per quanto riguarda le
operazioni di soccorso, il mio vigile sostegno alle autorità che si sono
attivate, dal Presidente al Direttore della protezione civile Egidi. In
questo momento il primo interesse deve essere quello dei cittadini e
delle imprese colpite da questa terribile calamità.
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