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sabato 9 giugno 2012

Le decisioni dei consiglieri dell'Emilia Romagna sul tema degli aiuti economici per il terremoto

Il video del Consiglio della Regione Emilia Romagna riguardo il sisma.

Testo di Giovanni Favia
Avevo presentato in aula una risoluzione, era chiara e semplice: 1. versamento della rata 2012 dei rimborsi elettorali ai territori colpiti dal sisma 2. massima trasparenza nelle somme destinate alla popolazione terremotata e tracciabilità completa delle varie destinazioni d'uso. Purtroppo l'aula è sempre più sorda alle richieste dei cittadini. Tutti i gruppi politici questa mattina hanno presentato degli atti, e noi con loro. Il Movimento 5 Stelle ha anche firmato e votato la risoluzione proposta dalla Maggioranza, perché conteneva molti elementi sui quali concordavamo: dalla preoccupazione per le condizioni attuali degli sfollati, all'intento di profondere il massimo sforzo per favorire la ricostruzione e la ripartenza delle attività lavorative e imprenditoriali. Ma il punto sul quale è scoppiata la bagarre è, come al solito, quello dei soldi: ho suggerito di devolvere la rata 2011 dei rimborsi elettorali regionali che spettano ai partiti entrati nel consiglio dell'Emilia Romagna, in favore delle popolazioni terremotate. Mi sembrava che, in una situazione tanto grave e particolare, tutti i gruppi potessero convergere. Invece no. La risoluzione è stata respinta con 31 voti contro e soli 6 a favore. E perché? Ne abbiamo sentite di tutti i colori... Il dato resta: PD, PDL, IDV, SEL-VERDI e FDS sono molto solidali con le popolazioni colpite dal sisma, certo, ma quando si tratta di toccare i propri rimborsi elettorali, prelevati dalle tasse degli italiani contro la loro volontà, preferiscono sviare il discorso e tenerseli stretti. E parliamo di oltre 3 milioni di €uro in Emilia-Romagna per il solo 2011... E' ovvio che sarebbe stato 'bello' uscire dall'aula solo con documenti condivisi, ma non potevo certo esimermi dal cercare di riportare la politica al suo ruolo, che è quello di anteporre gli interessi di tutti a quelli dei singoli e dei partiti. Dopo essermi preso, a microfoni aperti, del 'furbo', del 'cinico' e del 'teatrante della politica' il Presidente Matteo Richetti, Renziano, non ha ritenuto di potermi concedere di nuovo la parola, dichiarando che se non gli stava bene potevo anche accomodarmi fuori (bell'idea di democrazia). Così ho fatto. Confermo comunque, per quanto riguarda le operazioni di soccorso, il mio vigile sostegno alle autorità che si sono attivate, dal Presidente al Direttore della protezione civile Egidi. In questo momento il primo interesse deve essere quello dei cittadini e delle imprese colpite da questa terribile calamità.



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