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martedì 10 maggio 2011

Porta a porta

Dato che al momento c'è un vantaggio dello smaltimento dei rifiuti nella "corsa interna" alle tematiche degli incontri tra cittadini, ho cercato qualcosa di inerente in rete. Come si vede è molto semplice trovare qualcosa di "alternativo" alla solita gestione della "spazzatura": basta digitare qualche parola chiave e in un attimo compaiono milioni di link. Voglio condividerne con voi uno, a mio avviso interessante..



Wikipedia
La raccolta differenziata porta a porta (talvolta abbreviata in PaP in Italia) è una tecnica di gestione dei rifiuti che prevede il periodico ritiro presso il domicilio dell'utenza del rifiuto urbano prodotto dalla stessa. La raccolta differenziata PaP altrimenti detta raccolta domiciliare consente di raggiungere elevati valori di raccolta differenziata.

Vengono generalmente ritirati i diversi tipi di rifiuti (rifiuto umido organico destinato al compostaggio, vetro-alluminio, carta-cartone, plastica, secco non riciclabile) in giorni e contenitori diversi. I rifiuti urbani non differenziati vengono solitamente ritirati con frequenze diverse a seconda della tipologia. Tipicamente le frequenze variano da una volta al mese a due o tre volte a settimana a seconda della frazione di rifiuto raccolta. Contestualmente all'avvio del sistema porta a porta vengono rimossi dalle strade di tutta l'area interessata i cassonetti per i rifiuti indifferenziati.

Questo sistema è considerato il metodo più funzionale per incrementare la percentuale di rifiuti destinati al riciclaggio.

Tuttavia, un aspetto problematico del sistema consiste nella possibile scarsa collaborazione da parte dei cittadini. Quanto più alta è la coscienza civica tanto più il metodo garantisce ottimi risultati. Inoltre nella maggior parte dei comuni che attuano questo tipo di raccolta differenziata si è applicato il principio del "Chi inquina paga", ossia la tariffazione del servizio operata dal comune viene applicata in base alla "produzione" del rifiuto più inquinante (il secco non riciclabile); in base al numero di svuotamenti operati da ogni utenza viene calcolata la tariffa da applicare. In pratica meno secco non riciclabile si produce meno si paga, questo spinge i cittadini ad impegnarsi nella raccolta differenziata.

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